Il quarto test match ha scritto una pagina fondamentale nella storia della Ashes Series: grazie ad una nettissima vittoria, l'Inghilterra ha finalmente interrotto la striscia negativa di sconfitte in casa australiana: tra la fine degli anni '80 e l'inizio del nuovo millennio, la serie era sempre stata appannaggio dell'Australia, soprattutto tra le mura amiche; gli Aussies avevano raggiunto un livello altissimo, eguagliato da pochissime squadre del passato, mentre per gli Inglesi le sconfitte (molte delle quali pesanti) erano la norma. Ma negli ultimi anni, l'inerzia è cambiata: dopo le otto sconfitte consecutive tra il 1989 e il 2002-03, l'Inghilterra ha conquistato le serie del 2005 e del 2009, e ora è pronta a mettere il sigillo su quella del 2010-11.
Gli Inglesi hanno dimostrato grandissima maturità. I bowlers sono stati eccezionali: con la sola esclusione del primo innings a Brisbane e gli exploit di Hussey, i battitori australiani non hanno mai trovato il ritmo: complessivamente la batting average australiana in quattro test è stata di 28.40, con soli tre giocatori sopra 50. I battitori, invece, hanno saputo battere e totalizzare alti punteggi, mettendo in gravissima crisi i lanciatori australiani: su 80 wickets a disposizione nei quattro test match, l'Australia ne ha collezionati appena 46.
Per la prima volta nella storia, l'Australia ha subito due sconfitte per un innings in una serie giocata in casa. La sconfitta per un innings e 157 runs è stata l'ottava peggiore di sempre, la terza se si considerano solo le partite interne (nel 1892 ad Adelaide e 1912 a Melbourne le altre due). La maggiore delusione è stata da Ricky Ponting, il capitano, che quattro anni fa era stato eletto Man of the Series e aveva condotto la sua compagine alla perferzione. La Ashes Series 2010-11 è stata terribile: se si esclude il secondo innings di Brisbane, la sua media battita è stata disastrosa (8.85). L'infortunio al dito lo costringerà a rinunciare al quinto test, ma questo forse faciliterà il compito dei selezionatori: mettere fuori squadra Ricky Ponting non è assolutamente facile. Il suo posto al #3 del lineup sarà preso da Usman Khawaja, mentre i gradi di Capitano e vice-Capitano saranno assegnati a Michael Clarke e Brad Haddin. Doug Bollinger dovrebbe rientrare in squadra e prendere il posto dell'infortunato Harris.
Ma dopo avere parlato dell'Australia, è giusto soffermarsi sull'Inghilterra. Alaistar Cook e Jonathan Trott hanno completato una batting average sopra il 100.00, ma anche i lanciatori sono stati eccellenti: Chris Tremlett (13 wickets in 2 incontri ad una media di 19.00) e Tim Bresnan (6 wickets nel quarto test) hanno sostituito magnificamente Stuard Broad e Steven Finn; James Anderson (17 wickets) e Graeme Swann (14 wickets) sono stati efficaci in tutti i confronti.
Ora la carovana si sposterà da Melbourne a Sydney, dove a partire dal 3 gennaio si giocherà il quinto e ultimo test match. L'Australia ha ancora la possibilità di impattare la serie, anche se ormai le Ashes non potranno più essere conquistate; l'Inghilterra, invece, vorrà chiudere in bellezza: riuscire a vincere (e non solo pareggiare) una serie in Australia porterebbe Andrew Strauss tra le leggende del cricket inglese.
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Il simbolo della resa australiana: il wicket di Ricky Ponting è caduto ancora una volta! |